
Leone d’oro al miglior film alla 81^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, La stanza accanto è un’opera di grandi aspettative, per quanto mi riguarda pienamente soddisfatte. Non immaginiamoci, però, la classica opera “almodovariana” in senso stretto, con intrighi e passioni che si celebrano fra una moltitudine di oggetti simbolici e colori eccessivi. Qui, piuttosto, c’è una sobrietà che pervade la pellicola, riducendo tutto all’essenziale, seguendo il corso naturale nel quale si sviluppa e si arricchisce la relazione fra due amiche ritrovate, Ingrid (Julian Moore) e Martha (Tilda Swinton).
In una New York di una bellezza gelida e quasi statica, l’occasione dell’incontro dopo tanti anni è una visita in ospedale di Ingrid all’amica, gravemente malata, al quale ne fanno seguito altre, affettuose e chiarificatrici su aspetti del loro passato. Ma, di lì a poco, la salute di Martha peggiora, tanto che in lei matura il desiderio di una morte dignitosa, prima che arrivi il peggio. Chiede perciò a Ingrid di starle accanto fino al momento in cui deciderà di assumere una pillola acquistata sul web. Seppure piena di dubbi e scrupoli morali, l’amica si renderà disponibile ad accompagnarla in una villa bellissima, immersa nei boschi incontaminati di Woodstock, cornice alla scelta finale. Vi si alternano momenti di tensione e intimità, con livelli di dolore profondo quando l’argomento è il rapporto complicato fra Martha e la figlia. Ingrid, anche per tutelarsi legalmente nel ruolo che ha assunto, chiede aiuto a un ex compagno, un attivista impegnato in battaglie contro i cambiamenti climatici (John Turturro). Da qui il film si avvia verso il finale, che segna anche un nuovo inizio generando altra vita, altre relazioni e sentimenti, che curano e superano vecchie ferite.
Un film che, pur sollevando questioni di grande spessore etico, tratta il tema della morte come evento pienamente inserito nel ciclo della natura, al cospetto del quale presentarsi come a un appuntamento importante. Sullo sfondo, l’epilogo più ampio di un declino imminente dovuto al riscaldamento globale e ai conseguenti danni ecologici, che ci riguarda tutti come umanità.
film
La stanza accanto
di Pedro Almodóvar
El Deseo
Spagna, 2024