La rivista

Evoluzioni. Lo sguardo del counseling

È dal 2016 che la comunità di pratica dei counselor italiani che fa capo ad AssoCounseling si confronta per definire con crescente precisione il proprio sguardo professionale. In tutto questo tempo ci siamo res* conto di come il nostro mondo sia legato intrinsecamente all’evolvere della nostra società, degli stili di vita. Evoluzioni è sorella e figlia di questo processo di confronto e riflessione costante.

È uno spazio nato per permetterci di allargare quell’esperienza a voi, che ci leggete. Se siete colleghe e colleghi, certo. Ma anche se non lo siete. Perché lo sguardo che vogliamo coltivare sul mondo e sul futuro insieme a voi non appartiene solo alla nostra comunità. Vuole essere capace di includere le differenze e comprendere la complessità di una realtà umana e vivente che sta, in questi anni, cercando nuovi percorsi evolutivi. Per i futuri possibili, e anche per quelli che non siamo ancora in grado di immaginare.

Per questo molte sezioni della rivista ospitano interviste e testimonianze di progetti multi e interdisciplinari che coinvolgono counselor e altre professionalità accomunati da un intento e una visione comuni. Ma ci sono anche le testimonianze delle buone pratiche di colleghe e colleghi che ogni giorno lavorano nel sociale, nella scuola, nelle organizzazioni e in tutte le aree in cui il counseling sostiene, facilita e stimola il cambiamento e l’evoluzione delle persone e dei contesti. Abbiamo pensato a uno spazio per i racconti di chi il counseling l’ha provato, e uno per chi lo ha scelto come professione. Ci sarà ogni volta un approfondimento su un tema di studio o ricerca che ci interessa e un focus su un tema più trasversale e fuori dagli schemi che ci aiuti a guardare “oltre il giardino”.

A ogni uscita accompagneremo i nostri articoli con l’immagine di un’opera d’arte di giovani artisti (per saperne di più andate a vedere alla voce Partnership). Ci sembra un bel modo di dare spazio alle nuove generazioni, alla bellezza che sanno esprimere.

Alcuni contenuti (non troppi, come vedrete) sono riservati ai soci di AssoCounseling. Ci perdonerete, pensiamo, una piccola coccola per la nostra comunità. Che insieme a noi vi dà il benvenuto in questo spazio, speriamo davvero lo possiate trovare utile e interessante.

1 marzo 2024


Un’annotazione: abbiamo scelto di utilizzare un linguaggio non tecnico e accessibile a tutte e tutti. La redazione (a proposito, ci trovate tutt* qui) si è infatti confrontata a lungo sull’utilizzo di un linguaggio il più inclusivo possibile. Le opinioni sono diverse e abbiamo scelto di accogliere, per coerenza, sguardi diversi, lasciando a chi scrive l’articolo la libertà di usare o meno la schwa, l’asterisco, l’alternanza di genere. In generale però invitiamo a evitare il maschile sovra-esteso, che riteniamo ormai obsoleto.

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linguaggio disobbediente

Come tutte le norme, anche quelle linguistiche sono un artefatto politico, sociale, culturale. Quella del maschile sovraesteso è una regola linguistica che di recente l’Accademia della Crusca ha definito come non discriminante. Di fronte alle norme ci sono sempre due possibilità: obbedire o disobbedire. Questo articolo vuole essere un atto intenzionale di disobbedienza grammaticale che intende ribadire – proprio con le parole – la forza dirompente del linguaggio. Come tutte le dis-obbedienze, è dis-turbante e dis-ordinante, anche percettivamente per chi legge; eppure: considerate che ogni qualvolta la piccola "ə" genera un senso di fastidio, la forma di straniamento è analoga a quella vissuta da chi appartiene a una minoranza a cui una maggioranza – sociale, politica, linguistica e sessuale – impone, nel nome della regola, dell’estetica o della leggibilità, l’adeguamento come normale. E come l’obbedienza a un ordine continui ad essere una virtù.


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Jhumpa Lahiri

Jhumpa Lahiri è una scrittrice di fama mondiale, nota per le sue opere sull'esperienza degli immigrati, in particolare degli indiani orientali. Ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con la sua prima raccolta di racconti, 'Interpreter of Maladies'. Nel suo libro bilingue 'In Other Words', originariamente scritto in italiano, Lahiri esplora il travagliato processo che ha affrontato per esprimersi in una nuova lingua.


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code-switching

Il code-switching, o commutazione di codice, è il passare fluidamente da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Può riflettere la volontà di esprimere un'identità culturale, di adattarsi a un gruppo sociale specifico, o semplicemente di utilizzare la lingua percepita più adatta per esprimere un particolare concetto o emozione.


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Counseling scolastico in Corea del Sud

Fonte: Sang Min Lee – Eunjoo Yang, “Counseling in South Korea”, in Counseling Around the World, a cura di Thomas Hohenshil, Norman Amundson, Spencer Niles, American Counseling Association, Alexandria VA (USA), 2013.


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L’esperienza del counseling in Turchia

Fonte: Fidan Korkut Owen and Oya Yerin Güneri, “Counseling in Turkey”, in Counseling Around the World, a cura di Thomas Hohenshil, Norman Amundson, Spencer Niles, American Counseling Association, Alexandria VA (USA), 2013.


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Pietra di inciampo


Stolpersteinen, in tedesco, pietre d’inciampo; ideate negli Anni 90 dall'artista tedesco Gunter Demnig per innestare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio.

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Comitato scientifico di AssoCounseling


Svolge varie funzioni di supporto e stimolo all’attività di ricerca, studio ed elaborazione dell’identità professionale.

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